COS'È UN ANEURISMA CEREBRALE?

Gli aneurismi cerebrali sono dilatazioni della parete dei vasi sanguigni del circolo intracranico, che si formano a causa di vari fattori. 

Le donne ne sono più colpite degli uomini e la loro incidenza varia da paese a paese, essendo massima in Finlandia e Giappone.

Gli aneurismi si formano più frequentemente a livello delle biforcazioni arteriose e possono essere sacculari o fusiformi. 

Quello sacculare si forma a livello delle biforcazioni ed è una dilatazione che riguarda tutti gli strati di parete del vaso; l'aneurisma fusiforme è un aneurisma dissecante che si verifica quando c'è una lesione dello strato endoteliale del vaso.

Gli aneurismi possono rimanere invariati nel tempo, risolversi spontaneamente, aumentare di dimensioni o rompersi. 
La rottura dell'aneurisma è un evento molto grave che richiede un intervento urgente. 

La presenza di un aneurisma può anche manifestarsi con la compressione di altre strutture nervose, come i nervi cranici, causando un deficit neurologico.

Nella maggior parte dei casi, gli aneurismi cerebrali non danno segno di sé fino alla loro rottura, ma un mal di testa molto intenso può precedere la rottura di un aneurisma di alcune ore o giorni. 

La gestione degli aneurismi rotti e non rotti richiede trattamenti differenti.

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Quali sono le opzioni di trattamento per gli aneurismi cerebrali?

Esistono due opzioni principali per il trattamento degli aneurismi cerebrali: la chirurgia e il trattamento endovascolare.

La chirurgia consiste nella chiusura dell'aneurisma tramite un accesso transcranico. Si posizionano una o più clips in titanio per ricostruire l'anatomia e il calibro vascolare, escludendo la sacca aneurismatica dal circolo e prevenendo il rischio di emorragia causata dalla sua rottura.

Il trattamento endovascolare è una tecnica mininvasiva che utilizza microcateteri che vengono inseriti tramite un piccolo accesso vascolare sull'arteria femorale. Si utilizzano strumenti come spirali metalliche o stent che bloccano o riducono notevolmente il flusso all'interno dell'aneurisma, determinandone la chiusura. Questa tecnica non richiede l'apertura della scatola cranica.

Cosa succede dopo l'intervento chirurgico?
Dopo il trattamento chirurgico, tutti i pazienti vengono seguiti attentamente nel loro percorso di degenza, riabilitazione e controlli post-trattamento nel tempo. L' obiettivo è di curare il paziente, non solo la patologia.

Cosa fare se si sospetta di avere un aneurisma?
Se si sospetta di avere un aneurisma cerebrale, è fondamentale rivolgersi a un neurochirurgo vascolare o endovascolare con esperienza pluriennale in questo campo. Questo potrà valutare se è necessario un trattamento e decidere insieme la migliore opzione di trattamento.

aneurisma stent e spirali

Aneurisma di carotide trattato 
con STENT e SPIRALI
(In rosso il profilo dello STENT 
a diversione di flusso)
Trattamento endovascolare, senza necessità di apertura del cranio.

aneurisma stent e spirali

Il video mostra un caso trattato per via endovascolare dal Prof. Peschillo: si tratta di un aneurisma delle biforcazione di carotide intracranica, trattato con palloncino e spirali. Intervento durato 45 minuti, senza necessità di apertura del cranio. Il paziente è stato dimesso due giorni dopo l'intervento.